Caro Giovanni, so di portarti un fastidio, ma ti chiedo di dire una parola su queste vicende che mettono in situazione delicata il capo del governo da una parte e la chiesa dall’altra. mi pare ci sia bisogno, come cristiani, di aprire una conversazione fraterna e sincera. messsaggio non firmato

L’anonimato del messaggio è una tentazione molto forte a non rispondere. non perchè il messaggio mi porta fastidio, ma perchè cerco di tener lontana la mia testa e anche il mio cuore da banalità che possono diventare veleni pericolosi e dolorosi.

Ma oggi, sabato ventinove agosto, è la memoria liturgica del martirio di S.Giovanni Battista. E mi sembra sin troppo evidente il richiamo tra la condanna del precursore del Signore e i fatti che tu citi. E poi qualcuno ha detto recentemente che non si può chiedere conto della sua vita privata a chi occupa posizioni di governo, perchè a queste persone la Chiesa deve proporre accordi e patti di interesse generale. Che poi la comunità ecclesiale debba chiedere accordi e patti non mi sembra così evidente. Se mai, se ne ha bisogno e se lo ritiene opportuno, sarà la comunità civile a chiedere qualche servizio alla chiesa.

Quello che invece emerge chiaro dalla festa di oggi e dalla memoria del Vangelo di Marco sull’uccisione di Giovanni, risulta chiaro che i cristiani non possono e non vogliono separare l’interpretazione personale che un uomo dà alla sua vita e la sua opera nelle cose pubbliche. Per noi la vera politica è la dilatazione a dimensioni globali di quello che per ciascuno è bello e buono nella sua esperienza personale. Perchè per noi la politica è l’opportunità di risolvere i problemi non da soli, ma insieme. E’ impossibile essere sapienti nella vita sociale se non lo si è nella propria vita personale. In Italia siamo arrivati all’assurdo di esentare dal controllo giuridico proprio coloro che hanno le maggiori responsabilità pubbliche.

Ma questo è proprio il contrario della sensatezza e dal desiderio del bene di tutti. Chi governa deve essere nelle mani di tutti. Solo così si può chiedere a tutti di aderire ad un progetto e di adoperarsi alla soluzione di un problema. E non credo che questi pensieri siano esclusivi dei cristiani. Penso siano il pensiero e la sapienza di ogni comunità civile degna di questo nome. Buona Domenica. d.Giovanni