L’esperienza della Bibbia senza sosta è stata per molti particolarmente significativa: desideriamo quindi riepilogare in questa pagina i commenti e le testimonianze di chi ha partecipato, e ha voluto condividere quanto ricevuto.alla luce della parola di Dio

 

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Silenzio,ascolto,grande ordine,rispetto,tangibile consapevolezza di una Presenza.Sento immensa ammirazione e gratitudine per quanti hanno pensato e sono riusciti a portare a compimento questa impresa,donando a noi tutti la possibilità  di esserne protagonisti.La Parola proclamata,tutta intera,di seguito,non importa da chi e quasi neanche come,ma con passione,senza interruzione.Al centro la Parola di Dio,intorno l’ascolto.Un’esperienza molto bella ed emozionante che spero si possa ancora ripetere molte volte e anche in altri luoghi.E’ stato bello leggere,ascoltare,comunque esserci.Grazie a tutti con amicizia e affetto.

MariaCristina Pifferi

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11 febbraio 2013

E’notte.

Legge il lettore che mi precede e segue un lungo spazio musicale.

Mi alzo e vado verso la porta a vetri che si affaccia nel cortile interno.

Vedo il portico, il portico del Pavaglione. Deserto, data l’ora.

Me lo immagino brulicante di persone nelle varie ore del giorno: passanti di ogni età e cultura, uomini e donne che corrono e si cercano e si danno appuntamento, avventori del bar a fianco, turisti di passaggio che fanno shopping, avvocati e magistrati che corrono verso il vicino tribunale, angeli che passano in mezzo la nostra indifferenza, chierici che entrano ed escono da San Petronio, neolaureati che percorrono euforici le vie storiche con la corona di alloro in testa, finti poveri e poveri veri che non strombazzano richieste di denaro, persone tutte piene o … povere di vita ….

A due passi da questa vita, a due passi dalla vita di ognuno di noi si sta proclamando la Parola di Vita: entrate se potete, se sentite la voce che vi chiama, entrate!

Ma la Parola che dà Vita viene proclamata ugualmente e ugualmente per voi e la vostra vita sarà più piena, ci crediate o no, ne siate consapevoli o meno.

E’ ora.

Tocca a me.

Leggerò per voi tutti.

Buona vita. Buona Vita piena!

Carla Baiesi

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Proclamare la Parola di Dio, in questo contesto, è stata per me un’esperienza unica: leggere con profonda concentrazione, con tempi sospesi per riflettere e pensare al valore e ai significati contenuti.

A me ha fatto molto bene anche perché ho scelto di condividere l’esperienza con persone a me molto care. Stanchi fuori, ma leggeri nel cuore!

Maurizio Cocito

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è gioia sentirsi in  coro nel leggere la Bibbia. tante voci per fare
una unica preghiera

Roberto

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sono un anonimo lettore anonima voce di un passaparola infinito

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Lovere, 22 febbraio 2013

Tutto ciò che è stato scritto prima di noi,

è stato scritto per nostra istruzione,

perché, in virtù della perseveranza e della consolazione

che provengono dalle Scritture, teniamo viva la speranza (Rm 15,4).

Il Signore ci dia pace.

Sono Nadiamaria, una sorella clarissa del monastero di Lovere (Bg). Condivido volentieri alcune suggestioni sulla lettura della Bibbia senza sosta che si è conclusa il 13 febbraio, centesimo compleanno di don Giuseppe Dossetti, nonché mercoledì delle ceneri.

L’invito di don Giovanni mi è parso subito un dono del Signore per il mio cammino, una perla da acquistare per conoscere la preziosità e la bellezza della Parola. Mi sono chiesta come potevo essere partecipe di questo evento di grazia: ho scritto a don Giovanni chiedendogli un capitolo da leggere a distanza, mentre nella Cappella di santa Maria dei Bulgari un degno testimone mi avrebbe regalato la voce. Tutto questo è stato reso possibile dalla disponibilità e dalla benevolenza di tanti, che hanno accolto una richiesta un poco strana.

Mentre mi preparavo alla lettura si è fatta chiara la consapevolezza che non potevo lasciar scorrere invano tanto bene perché «come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così è della parola uscita dalla bocca di Dio: non ritornerà a lui senza effetto, senza aver operato ciò che egli desidera e senza aver compiuto ciò per cui l’ha mandata» (cfr. Is 55,4-5).

Grazie a Michele (e a internet), sono riuscita ad avere in mano in tempo utile, il calendario della lettura, ho conosciuto i nomi dei lettori, dei testimoni, dei custodi… E l’8 febbraio, inizio anch’io la mia piccola maratona biblica, sospendendo ogni altra lettura per dedicarmi solo ad essa. Subito, percepisco l’importanza dell’evento e cerco di contagiare il mio entusiasmo alle sorelle.

È grazia di una epifania rivelatrice la sensazione netta che ogni Parola proclamata spinge o precipita verso Cristo Gesù: la fatica delle alleanze, gli oracoli dei profeti, le calde esortazioni dei sapienti,… tutto corre dal Maestro di Nazareth perché attirato dalla sua Pasqua grande e santissima. E poi, di nuovo, la corsa riprende confidente e lieta sulla strada dell’annuncio per giungere al Giorno Ottavo nello splendore della Gerusalemme di Lassù. Ogni volta che riprendevo in mano la Bibbia, si ripresentava intatta e luminosa questa perla che adesso riposa nello scrigno del cuore. Grazie!

Un altro “grazie” sincero va a sorella Maddalena, che ha letto per me nella Cappella di Santa Maria dei Bulgari, mentre leggevo in contemporanea nel silenzio della nostra biblioteca. Tramite il collegamento realizzato, mi è stato possibile vedere e udire chi stava aiutandomi a realizzare un piccolo-immenso sogno.

Ho gustato una comunione che varcava le mura del monastero e diveniva semplice e fraterna accoglienza di ogni persona: davanti alla Parola cadono i nostri muri di separazione e ritroviamo la dignità insuperabile di essere tutti figli amati, peccatori perdonati, pellegrini in cammino verso la Meta.

«Colui che attesta queste cose dice: “Sì, vengo presto!”. Amen. Vieni, Signore Gesù. La grazia del Signore Gesù sia con tutti» (Ap 22,20-21). Il Libro si chiude e la vita riprende con un altro sogno, anzi due! Il primo è quello di poter realizzare anche qui la Lettura senza sosta della Bibbia: abbiamo iniziato a parlarne… Il secondo è quello di poter creare un luogo dove la lettura senza sosta si attui in maniera continua. Per ora sono semplicemente sogni, nascosti nel segreto della preghiera, seminati nel campo di Dio in attesa di portare frutto.

Tutto questo sia per noi oggi spazio di sapiente istruzione, di sincera perseveranza e di autentica consolazione per poter ravvivare la nostra speranza e rendere a tutti ragione gioia che deriva dalla fede.

Con ogni bene e grande pace,

e tanta gratitudine,

nadiamaria, sorella povera

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Parrocchia SS Annunziata

 E’ stata per me un’esperienza sorprendentemente insieme intensa e quieta, 

come qualcosa che “doveva essere” semplicemente;
ciascuno con la sua voce, il suo respiro, la sua anima,
eppure insieme radunati nelle parole che rimangono e a cui apparteniamo,
in un cammino più grande che nessuno ha potuto abbracciare dall’inizio alla fine,
ma che ciascuno ha ricevuto come un testimone per consegnarlo a sua volta,
come di generazione in generazione. Grazie.
don Carlo Maria Bondioli

vedere la Bibbia aperta, ascoltare  la nostra storia,  mi ha fatto sentire parte di un disegno ben preciso. Sentivo di avere delle radici e anche se ero scossa dalla  notizia delle dimissioni del Santo Padre guardando e ascoltando la Bibbia mi sono rasserenata perché qualsiasi cosa accada ho la certezza che il male non prevarrà

Antonella Fornari

la chiamata ad una coralità di lettura della mia città e la scelta del luogo fisico, così evocativo,  sono stati la spinta emozionale della mia adesione al progetto

l’esperienza da realizzare non singolarmente ma insieme alla comunità che di recente mi ha accolto con delicata e fraterna amicizia ha rappresentato la gioia della preparazione organizzativa

poi il giorno precedente lo smarrimento per la scelta del Santo Padre, ma il vivere quel tempo di ascolto e di lettura mi ha fatto riscoprire con forza il senso del “Noi siamo la Chiesa”

Francesca Pasquini

 “…sostiene tutto con la potenza della sua parola…” Eb,1

Della lettura continua della Bibbia, mi rimane la bella e piena sensazione
che di minuto in minuto e di generazione in generazione perchè non sia lettera
morta, c’è bisogno di uomini e donne che prestino il loro respiro, la loro
voce, la loro carne e la lascino risuonare, affinchè la presenza e l’opera di
Dio possa correre, adempiersi e giungere a pienezza.
Nulla possiamo senza Gesù e nulla avviene senza il nostro si!
Si,amen.
Emozionante e fonte d’energia il vedere tante persone disponibili e liete in
questo servizio.
Elisabetta Piccinini (suor Mariachiara)

L’ambientazione: il grande pannello con la riproduzione di brani biblici, e la bellissima Annunciazione del Calvaert che domina la scena!

Il silenzio  della città che finalmente è quieta, che fa da sfondo alla lettura forte e chiara della Bibbia ( per me Parola di Dio ) che ora è letta   per chiunque passi.

I volti               di amici che esprimono anch’essi un’emozione !

La sensazione grande di essere piccola parte di un Tutto !
Elena Chiorboli Dore

la nostra preghiera/lettura insieme è stata per me la conferma che il desiderio sempre rinnovato di comunicare le cose di Dio e degli uomini in relazione a Lui ci può sempre aprire a una nuova vita

Elisabetta Venturi

a notte inoltrata, sono entrati nella Cappella tre giovani stranieri incuriositi credo sopratutto attirati dalla stranezza della cosa e dalla bellezza del luogo e dell’atmosfera

Maria Chiara si è avvicinata chiedendo a Nail se capiva l’italiano e se voleva leggere un brano

lui ha dato uno sguardo alla Bibbia che gli era vicina e ha accettato

ha letto Galati 2 benissimo

tutti e tre hanno lasciato un messaggio, ma solo Nail in italiano:

 “mi ha aperto gli occhi davvero”

Nail, ragazzo belga che insieme a due amici è capitato “per caso” in questo cammino

è bella l’avventura di Nail …

mi viene in mente il testo di un poeta francese, Charles Péguy, morto giovane in guerra all’inizio del secolo scorso, che racconta di come per grazia sia possibile trovarsi nel posto giusto al momento giusto, il titolo è ben significativo: “Véronique. Dialogue de l’histoire et de l’âme charnelle”.

Contrapposta a Clio, cioè la storia, che ad occhi bassi passa il suo tempo a cercare tracce e che è inevitabilmente sempre in ritardo, Véronique, la Veronica, è l’ebrea che si trova per caso, senza volerlo, lungo il cammino che porta al Calvario, un’ebrea da niente, un incontro non programmato ma lei tira fuori il suo fazzoletto e prende l’impronta del volto di Gesù, una “vera” traccia, una traccia eterna. Ecco ciò che sbaraglia tutto. Lei si è trovata lì al momento giusto e la sua innocenza ha fatto il resto. Questo innesto dell’eterno nel tempo, questo riaccadere temporale della grazia, è – dice Péguy – il meccanismo proprio del cristianesimo.

Antonella Huber

Ci siamo levati nel cuore della notte, abbiamo attraversato il centro di Bologna silenziosa e dormiente, per porre la nostra voce e tutto il nostro essere a servizio della proclamazione della Parola. Con gioia ho partecipato insieme ai fratelli e sorelle, sperimentando la comunione della Chiesa che si trova unita nei suoi membri attorno alla Parola “viva”.

Una Bibbia, tante persone che l’hanno proclamata e ascoltata.

Ringrazio di esserci stata.

sr. Elena Strazzari

Ho vissuto l’esperienza significativa di proclamare e ascoltare la Parola

della Scrittura
nel silenzio della notte,
nel cuore della città,
insieme a una comunità di sorelle e fratelli
alcuni attesi e conosciuti
altri sconosciuti entrati inaspettatamente.
Mi è parso così che ci fosse tutto, tutto poggiato su quel solo libro:
la preghiera e l’ascolto vigilante,
la comunione fraterna
e tutta la storia
sr. Marina

L’impressione e’ stata quella di una Parola diversa da tutte la altre parole,
Santa, capace di correre inarrestabile sulla bocca di tanti uomini e donne per
raggiungere e toccare il cuore di tanti altri ancora.

Mi ha colpito vedere l’avvicendarsi nella lettura di tanti fratelli e sorelle, nel cuore della notte e alle prime luci dell’alba: mi sono sentita grata a Dio per come sa muovere i
cuori delle persone, raggiungendole nella loro concreta storia e ho pensato che
questa parola e’ davvero potente nella storia di ciascuno, ci sa mettere in
movimento e ha dato vita ad un popolo, al quale apparteniamo, da cui abbiamo
ricevuto e al quale siamo chiamati a dare a nostra volta il nostro contributo
personale di vita, fede, speranza e carità.
Alla fine mi risuona, in tutta la sua carica, questo versetto degli Atti:

“Noi non possiamo tacere ciò che abbiamo visto e ascoltato”! come rugiada che
irrora la terra, scenda ancora, Signore, il tuo dire!

sr. Alessandra

 

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Gentilissimi, prima che passi troppo tempo volevo ringraziare tutti per la magnifica occasione che ci è stata offerta di leggere e ascoltare la Bibbia.
Ci ho ripensato tanto dopo aver letto i diciannove versetti che mi erano capitati in sorte (Daniele 13, 45-64) e mi sono chiesta perchè fosse stato così sconvolgente per me dire ad alta voce quelle parole.
Daniele 13, 45-64 sono i versetti di scioglimento e conclusione della storia di Susanna (Susanna e i vecchioni), che io non avevo mai letto in vita mia. Pur avendoli preparati prima di dirli in pubblico, è stato solo leggendoli ad alta voce, in una situazione di intenso ascolto, che mi sono resa conto che la storia parla di noi: ci sono dentro tutto il dolore del mondo, la protervia dei potenti, la giustizia pervertita, l’inganno nei confronti di chi si fida e il disprezzo per il debole e il diverso.
Susanna è disprezzabile perchè è una donna  e può quindi essere offesa e condannata a morte senza troppi problemi. E l’uomo, forse persino il marito, così pieno di pregiudizi,  (Siete così stolti, o figli di Israele? Avete condannato a morte una figlia di Israele senza indagare ne’ appurare la verità! Dan. 13, 48) è reso complice di questo disprezzo e così viene offeso e violato a sua volta nella sua più profonda identità..
La storia è raccontata in modo semplice, quasi popolare, e forse proprio per questo arriva dritta a chi la ascolta.
E’ abbastanza sconvolgente rendersi conto che Dio sa e vede queste cose, è vicino agli oppressi e ci chiede di vigilare e di assumerci le nostre responsabilità.
Abbiamo trascorso tre ore bellissime in ascolto del Libro di Daniele (silenzio, meditazione, quasi un modo di prendersi cura gli uni degli altri); è stata anche una bella occasione per mio marito e per me di fare qualcosa insieme.
Carlotta Degli Esposti

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Vorrei esprimere un sentimento di gratitudine alla Divina Provvidenza per l’opportunità di proclamare “al mondo” la Parola di Dio con i Salmi nn. 99,100,101 e 102; ma soprattutto con i primi 3 capitoli della 1° lettera di S. Giovanni Apostolo. La mia vita è una piccola testimonianza, a volte incerta, dell’Amore del Padre; e ora la possibilità di partecipare con questo piccolo contributo mi ha portato una grande gioia nel cuore. L.B.

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E’ stato un canto che si alzava verso il cielo.

Grazie di avermi dato questa possibilita’ e questo grande privilegio.
Clara Finocchiaro
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Non avevo mai partecipato ad una lettura continuata della Bibbia.

L’ho trovata un’esperienza davvero profonda e ricca di forza.

Sentire che in un mondo che pare non avere più punti di riferimento, nei giorni nei quali il nostro papa compie un gesto così nuovo che ci lascia magari smarriti, ecco, sentire che c’è qualcosa che continua, che va avanti sempre nonostante tutto, ed è la Parola, proclamata pezzettino per pezzettino da ciascuno di noi, con le nostre voci che sono specchio delle nostre storie e delle nostre anime, l’ho trovata davvero un cosa consolante.

A questo aggiungo una piccola nota personale.

Ho scelto il turno nel quale leggere, tra quelli rimasti disponibili, in base alla mia disponibilità e ai miei impegni.

Solo in un secondo momento sono andata a vedere quale brano avrei dovuto leggere. Ed ho gioito nel vedere che si trattava della Trasfigurazione. Un episodio così ricco e carico di speranza, che prefigura la resurrezione. Non ho potuto fare a meno di vedere in tutto ciò qualcosa di non casuale, poiché proprio l’estate scorsa abbiamo celebrato insieme i vespri della festa della Trasfigurazione con tutti gli amici che hanno voluto trovarsi per salutare Andrea, mio marito, che pochi giorni prima era salito al cielo.

Davvero la Bibbia è il tessuto delle nostre vite e poter prendere parte a questa esperienza di lettura continuata è stato qualcosa di indimenticabile e prezioso.

Giovanna

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Proprio oggi volevo scrivere una mail per ringraziare chi ha reso possibile questa bellissima esperienza della “Bibbia senza sosta”.
Avevo già partecipato alla precedente edizione presso la parrocchia della Dozza e anche stavolta l’essere stata partecipe della lettura, mi ha coinvolta emotivamente tantissimo. Ringrazio ancora tutti quelli che hanno reso possibile questo avvenimento, sia leggendo,sia soprattutto chi ha pensato e organizzato questa “maratona spirituale”. Un abbraccio con affetto a tutti.

Susanna Astolfi Romanin

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è stata una meravigliosa esperienza mi piacerebbe che venga rifatta nei prossimi anni 
un cordiale saluto
Stefano
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è stato un privilegio per me partecipare a questa esperienza. Io non sono religiosa e da anni non frequento la chiesa. Mi dichiaro agnostica, ma l’educazione cristiana che ho ricevuto influenza profondamente la mia vita. Penso che gli insegnamenti di Gesù siano la base per una vita personale e sociale serena. 
Ho scelto di leggere una parte del vangelo che mi tocca profondamente: la parabola del figliol prodigo. 
Se devo essere sincera, mentre leggevo non pensavo alle  persone che erano lì con me, ma mi sentivo parte di un tutto, e che quel tutto aveva un senso generale che sorpassava il mio esserne un piccolo ingranaggio, ma riempiva di significato il mio fare. Penso che dovremmo sentirci sempre così. Peccato che capiti raramente, almeno a me, cane sciolto per carattere, per scelta , alla ricerca di una mia, personale, via verso il bene. 
Ringrazio l’amica che mi ha avvicinato a questa esperienza. 
claudia
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Cari amici,

la mia partecipazione è stata limitata sia come lettore che come custode (Sabato dalle 5.30 alle 8.30 e Domenica dalle 18.15 alle 20).

Premessa la bellezza dell’iniziativa e il fascino di questa proclamazione “senza sosta”, notte e giorno, ad ascoltatori interessati ma anche con solo pochi testimoni, voglio fare una annotazione critica: la cappella, pur sistemata per l’occasione, ottima per la sua collocazione nel cuore della città e nella prima sede della nostra Università, non presentava quel clima che favorisce l’attenzione, l’ascolto in preghiera (il pavimento un po’ rovinato, i cavi che passavano tra i piedi dei presenti…). Insomma, mi sembra che  da questo punto di vista  sia stata meglio la lettura senza sosta di cinque anni fa, alla chiesa della Dozza, dove si respirava un clima raccolto, sacro, quasi liturgico. 

Affettuosi saluti,                                                                                                                                                                                                                          Roberto Tufariello

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Oltre al piacere di essere stato voce con persone senza distinzione di genere, età, salute, istruzione, professione, religione, ministero, fede… la cosa che mi più colpito in quei giorni è stata quella di poter contare sull’ascolto della Parola in un luogo fisico ed anche virtuale (lo streaming in diretta) in qualsiasi momento. Che bello sarebbe se questo avvenisse sempre!

Giuliano

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Ho letto l’11 febbraio, al mattino.  
Vivo fuori Bologna e per godermi anche l’ascolto biblico – oltre che la lettura – ho preso il treno da Imola alle 6,15 e poi ho attraversato Bologna a piedi fino all’Archiginnasio: deserta e sotto la neve, la città è decisamente più bella.
Prima del mio turno di lettura ho ascoltato una decina di capitoli di Isaia: il racconto, senza interruzioni, di tutto ciò che Dio ha fatto per amore del suo popolo, mi ha fatto comprendere ancora meglio il valore di quest’iniziativa. 
Alcune cose sono per me incomprensibili (Dio fremente in battaglia, spade e sangue…), ma non abbastanza da offuscare il senso generale: avranno sicuramente un significato nell’economia della salvezza.
Sono bellissime le parole di Dio, messe in bocca al  profeta, che raccontano di un amore fedele e così spesso non riconosciuto o non corrisposto: quante volte, in pochi capitoli, Dio si arrabbia e minaccia di abbandonare il suo popolo e poi non lo fa e si volge di nuovo a Israele con parole di tenerezza e di nuova vita  (… ecco faccio una cosa nuova. Non ve ne accorgete?  Is 43)
Bella anche la sensazione che, nel cuore della città ancora addormentata e buia, ci fosse chi, avendo messo la  Parola al centro, vegliasse anche per gli altri per  tenere acceso il lumino della speranza … piccolo, ma non deve spegnersi mai…
 
Poco dopo, al lavoro con le parole di Isaia ancora in mente, ecco la notizia che Papa Benedetto rinuncia. 
Quando meno te l’aspetti succede qualcosa che spariglia le carte: lo vedo come il segno di Dio che parla alla sua Chiesa e compie ciò che è meglio: ne verrà sicuramente qualcosa di buono anche se non lo so immaginare.
Anna

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Ho aderito immediatamente con il cuore al vostro invito.

“ La mia parola

è come la pioggia e la neve

che cadono dal cielo e non tornano indietro

senza avere irrigato la terra

e senza averla resa fertile.

Fanno germogliare il grano

Procurano i semi e il cibo.

Così è anche della parola

che esce dalla mia bocca:

non ritorna a me senza produrre effetto,

senza realizzare quello che voglio

e senza raggiungere lo scopo

per il quale l’ho mandata”. (Isaia 55)

Leggere questa Parola in piena notte, forse in piena solitudine, ha subito evocato in me una immagine indimenticabile che ha accompagnato la mia giovinezza: quella di fratel  Carlo de Foucauld che passa  in adorazione solitaria lunghe ore notturne in una piccola e indifesa cappella ai margini del deserto algerino.

Questa suggestione si è poi giustamente un po’ attenuata per strada: il cuore della notte si è più realisticamente spostato verso le ore del mattino che hanno visto accanto a me mia moglie ed una coppia di amici. In più il capitolo che avevo scelto di leggere, di un grande significato nella mia vita di questi ultimi anni, mi è stato richiesto per assecondare un numeroso gruppo di cristiani copti che mi precedeva nel turno. Tutto è così rientrato nella dimensione più giusta della piena gratuità che si richiede ad una lettura della Parola. Ne sono stato ampiamente ripagato perché la successiva lettura della Passione ha fatto risuonare in me le corde della emozione con il tradimento ed il pianto amaro di Pietro – che è anche il mio nome- ed il triplice canto del gallo che lo fa piangere e ravvedersi nel pianto. Infine la commozione  ed il  turbamento profondo nel ripercorrere i drammatici passi nell’ orto degli ulivi – da poco visitato- con la tristezza mortale che colse Gesù, nella indifferenza degli amici e nel silenzio del Padre, accompagnato dal ricordo di un commento di questa notte di Passione che ha lasciato il segno nella mia vita: mi riferisco ad una meditazione nel Monastero di Camaldoli di molti anni fa, dove “le forti grida e lacrime”  della voce drammatica di Padre Benedetto Calati ancora mi risuonano dentro.

In conclusione un bel momento di approfondimento ed una occasione per risvegliare la  fede. Per una eventuale riproposizione dell’evento suggerirei due cose: la presenza eucaristica e nei limiti del possibile una platea più vasta di uditori.

Gianpietro Monfardini

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 Gentili signori,

ho avuto l’onore di poter partecipare come lettore a questa eccezionale iniziativa. Sarebbe lungo elencarvi la serie di rientri che ho ricevuto.
Vorrei suggerire di cercare in tutti i modi che gli stimoli innescati in tutti noi che abbiamo partecipato possano venire bloccati e sviluppati per il futuro.
Ritengo ad esempio che sarebbe molto interessante riunire tutti assieme i vari lettori, unitamente ai conduttori che si sono succeduti durante il percorso, invitandoli ad un incontro comunitario.
Esiste sicuramente infatti un elemento che accomuna tutte queste persone, visto che hanno ritenuto di rispondere a questa chiamata, effettuata spesso anche per via indiretta.
Credo che questo elemento di comunanza possa diventare la base per incontri di approfondimento sui valori della lettura della Parola.
Leggendo infatti a viva voce si riscopre l’efficacia e la potenza del Messaggio che molto spesso rimane nascosto durante una lettura privata.
A me è risultato questa volta, molto più delle letture effettuate durante la Messa, chiarissima l’evidenza che il testo biblico ed in genere tutte le Scritture sono state tramandate per essere proclamate.
Mi piacerebbe molto poter approfondire questo concetto e verificarlo con altre persone che abbiano fatto la medesima esperienza.
Mi pare che questa occasione, che ha fatto emergere contemporaneamente un numero così elevato di lettori non debba andare perduta.
Ringraziandovi per la bellissima realizzazione e per la possibilità che mi è stata offerta, vi saluto caramente.
Marco Panzacchi
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E’ stata una grande occasione di arricchimento. E’ proponibile che si ripeta, in opportuna stagione, all’aperto, coinvolgendo  più gente possibile?
Credo che venga a proposito Ef, 1, 17 – 19
Giuliano Traversari
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Una esperienza molto bella e ricca, sia per i cristiani sia per i non credenti perché suscita interesse e curiosità da un lato e pone anche riflessioni e interrogativi dall’altro lato. Tutto ciò aiuta la crescita personale dei credenti e può aiutare il seme della Parola di Dio a germogliare in coloro che sono lontani dalla fede. E’ anche, secondo me, un’ottima occasione di unità di tutti i cristiani, perché sono accomunati da uno stesso libro sacro e magari anche dalla lettura della Bibbia fatta in comunione. Stupenda anche l’iniziativa di poter seguire in diretta streaming su internet la lettura, in modo particolare da coloro che non hanno potuto assistere dal vivo.
Una proposta per il futuro: un’altra iniziativa analoga in un luogo sacro importante e accessibile da gran parte dei bolognesi, magari anche con possibilità di parcheggio.
Grazie.
Timoncini Marco Giulio (parrocchia SS. Angeli Custodi)
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-La Bibbia senza sosta- é un iniziativa che in famiglia seguiamo dalla sua
nascita, grazie al gruppo di Don Nicolini che di tanto in tanto frequentiamo.
La prima esperienza nel 2008 fu quasi casuale, ma ci piacque cosí tanto
partecipare e sentirci parte di questa maratona collettiva che da allora
abbiamo aspettato impazienti la riproposizione di questo evento.
Questa volta peró non abbiamo lasciato niente al caso, ci siamo informati per
tempo e appena é stato messo il calendario online ci siamo subito iscritti,
pianificando bene il giorno a seconda delle letture che piú ci interessavano,
ma anche e sopratutto cercando di incastrare quella nostra uscita con i nostri
onnipresenti impegni da nonni tuttofare.
La scelta fortunatamente é ricaduta sui libri delle Cronache, una parte del
testo biblico che io e mia moglie per molti versi prediligiamo. Il nostro
interesse,  anche se da semplici lettori,  per i fatti affascinanti dell’antica
terra d’ Israele ci ha portato durante gli anni a leggere il libro dei Re,
quello di Samuele, d’Isaia, i Salmi e le Cronache anche se a volte con
difficoltá e incertezza non avendo noi un approfondita conoscenza storica alle
spalle.
Ma quelle delle Cronache sono state letture che ci hanno in qualche modo
sempre stimolato perché  qui gli avvenimenti raccontati fanno emergere  una
morale di fondo e un chiaro messaggio spirituale: l’appartenenza al popolo di
Dio e il benessere di questo popolo dipendono esclusivamente dall’osservanza
religiosa della legge di Mosé e del culto del tempio. Sono pagine piene di
interesse.
Durante le settimane precedenti ci siamo esercitati l’un l’altro, cercando di
non impappinarci nel leggere quegli elenchi complicati di luoghi e persone,
andando anche a fare ricerche su internet quando era necessario. Quello che era
diventato un passatempo, consumato nei rari momenti vuoti della giornata, una
volta raccontato ha subito suscitato l’interesse di alcuni amici e familiari
che incuriositi sono andati a informarsi sull’evento e hanno voluto iscriversi
anche loro per seguirci in questa esperienza.
Quando é arrivato il giorno tanto attesto ci siamo recati tutti insieme nella
meravigliosa cappella di S. Maria dei  Bulgari e rigorosamente all’ora
prestabilita siamo andati a turno al leggio a leggere il nostro brano. Tutto é
filato liscio.  L’evento é stato organizzato nel migliore dei modi e grazie
alla diretta streaming amici lontani e  anche nostro figlio residente
all’esterno ci hanno potuto vedere e ascoltare durante quella che é stata non
solo una bella e piacevole esperienza, ma un momento per riscoprire
l’importanza di leggere insieme e condividere il messaggio biblico.
Paolo e Maria Rosa Vitali
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Ho accolto volentieri questo invito vissuto in primo luogo come una “catena” di spiritualità tra persone sconosciute ma al tempo stesso fratelli e figli di Dio accomunati dal desiderio di esseGli vicino.
Per me ha rappresentato anche un appello a svolgere questo servizio; una chiamata forte alla quale non potevo sottrarmi e per la quale ho dovuto superare le barriere della mia timidezza e del timore di non leggere sufficientemente bene un brano complesso, per la varietà dei nomi, come è il libro dei Maccabei.
Sono stata molto felice nel capire che questa iniziativa è stata accolta anche da molti giovani segno di maturità e desiderio di cambiamento.
Mirella
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Nel cuore della città, nel cuore della notte, nel cuore del mio cuore, la tua Parola, Signore , mi ha abbracciato.

Anonimo

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L’aver partecipato alla “ Bibbia senza soste” mi ha lasciato tante emozioni, ricordi, sensazioni da non saper neanche da che parte  cominciare a raccontare.

Innanzi tutto va detto che e’ stata una esperienza che ho fatto di notte. Gli amici che incontravo e sapevano che partecipavo alla lettura della Bibbia tutti a dirmi: “ Ma che matto ! Ma come fai di notte ad andare a leggere…?”  Devo dire invece  che ho preso per me  la parte migliore, altro che sacrificio… Immerse  nella notte le parole andavano dritte al cuore. Di notte la mente e’ più lucida, tutto l’ essere e’ più teso, attento, vigile, in ascolto. E le impressioni sono più profonde. Banalmente:  ho risentito dopo tanti anni il rumore dei miei passi in Piazza Galvani. Mi sembrava di essere vivo.

E poi le persone che incontri di notte sono speciali. Come Marco che e’ venuto verso le tre con sua moglie , che gli e’ sempre stata al fianco senza dire una parola e non ricordo che abbia letto. Lui, massiccio, con una bellissima voce ed in modo autorevole, ha letto impeccabilmente . Poi dopo un po’ si sono alzati. La moglie si e’ rimessa il piumone e la sciarpa e lui, è rimasto  in giacca, senza cappotto,  come aveva letto  e si sono allontanati quietamente verso una Via Farini gelida e vuota. Sembravano i fidanzatini di Peynet. Lui probabilmente  oltre i settanta. Lei a ruota.

Mi ha anche molto impressionato Chiara che ha letto difilato per una ora. La voce piu’ calda delle stufette elettriche che sgelavano la Cappella Bulgari. Non e’ facile leggere a voce alta per un po’. Lei lo ha fatto per una intera ora. Elegantissima . Starei per dire molto professionale . Una lettura splendida . Alle quattro di notte . O ancora la signora minutina che con una aria timida ed un delizioso accento straniero ha fatto pure lei la sua brava lettura. E poi  la suora, piccola piccola accompagnata da , una signora matronale, che con un accento dell’Europa slava anche lei leggeva. E la Bibbia andava avanti. Passava la Genesi, i libri delle disposizioni della legge,quelli storici, gli sapienziali e via via i profeti, poi il Vangelo, gli Atti , le Lettere e l’Apocalisse. Fino all’ Amen del Cardinale.
La Bibbia l’avevo già letta qua e là, e per qualche brano anche un po’ studiata. Ma una cosa  è leggersela per conto proprio – ed è sempre bello –  tutt’altra cosa  e’ sentirtela offrire da un fratello che la legge per te. E’ come  mangiarsi una pasta  al bar con il caffè da soli o mangiarla offerta da un amico. La stessa pasta, ma e’ più buona. E’ condivisa. E’un regalo.

E la lettura di questa incredibile “lettera d’amore”e’ veramente stato un regalo, il cui ricordo rimarrà a lungo nel mio cuore. Un esperienza che mi ha preso molto, anche se non ho ancora ben capito il perché. L’ho raccontata alla mia mamma, 95 anni abbondanti. Anche lei si e’ messa a rileggere la Bibbia, aiutata da mia sorella.  Ne hanno saltati qualcuno, ma sono già al libro di Ester.

Luigi Parlatore

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Sono Donatella Broccoli, vice presidente adulti dell’Azione Cattolica, e ho partecipato alla lettura della bibbia senza sosta sia con la mia parrocchia (San Lazzaro di Savena), sia con l’Azione Cattolica Diocesana. Era la prima volta che mi avvicinavo a questa esperienza che è stata per me molto coinvolgente e che trovo bellissima:l’idea che per un’intera settimana, giorno e notte, vi sia un luogo dove risuona la parola di Dio è una grande emozione! Fra l’altro ho avuto modo di accostarmi ad alcuni testi dell’Antico Testamento che conoscevo poco, come il libro dei Giudici, e che ho trovato invece estremamente appassionanti. Infine, mi sembra importante che l’evento abbia avuto luogo in un luogo pubblico: ho visto spesso, passando davanti all’Archiginnasio numerose persone che si fermavano a vedere cosa stava succedendo e che erano piacevolmente sorprese da questa singolare iniziativa. Ha completato il quadro la possibilità di ammirare dal vivo il bellissimo dipinto di Denis Calvaert dell’Annunciazione: Maria è stata colei che più di tutti ha custodito nel suo cuore la parola di Dio, ed è stato un po’ come leggere alla sua presenza quella parola che lei ha tanto amato. La curiosa coincidenza poi è stata che su Denis Calvaert e sulle sue pale d’altare, mia figlia sta preparando la tesi in Storia dell’arte e mi sono quindi sentita un po’  “a casa”! Ringrazio di cuore tutti i fratelli e le sorelle delle Famiglie della Visitazione che ci ha dato l’opportunità di vivere questa incredibile esperienza.

Donatella Broccoli

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Ho partecipato per la prima volta a questa iniziativa accettando, senza tanti dubbi e con tanto piacere ed emozione, una proposta fattami. Devo dire che in maniera molto amplificata quel piacere e quella emozione mi sono tornate indietro producendo altrettante reazioni positive. Un misto di sensazioni si sono mescolate producendo tanta gioia e serenità. Mi sono sentito parte di una comunità vasta, di una grande “famiglia” nel momento in cui ricevevo e passavo a mia volta il “testimone” della lettura. Una famiglia nella quale, allo stesso modo, con lo stesso ruolo e quindi tutti uguali e senza alcuna differenza, genitori, figli, professori, operai….persone felici o con grandi problemi, eravamo testimoni e portatori sani di una “buona notizia”. Mi sono sentito “rincuorato” ed “attirato” a quella lettura che per vari motivi spesso o quasi sempre è trascurata nel quotidiano della vita. Una sorta di calamita che mi ha portato a tornare, sia come lettore/testimone che come uditore, in quel luogo dove il silenzio e l’ascolto erano “densi” di grande e semplice preghiera e quindi ricchi di sentimento. Ho provato la forza di quella “calamita” anche nel collegarmi a distanza (grazie alla diretta streaming), sentendone come un bisogno di condividere con quei fratelli che portavano avanti quella testimonianza. Grande pace ho provato nel sapere che quella testimonianza era presente di giorno e di notte…. In questi giorni ho percepito forte il senso di “accoglienza” al di là delle mie povertà e dei miei errori, e soprattutto il sostegno che viene dal sentirsi parte di questa Comunità, di questa Chiesa, di questa famiglia che ha condiviso la nostra storia ed il nostro essere fratelli.

Grazie di cuore !

Stefano Galetti

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Gentili amici,

ho partecipato, per la prima volta, alla manifestazione “Bibbia senza sosta” con un po’ di timore e di curiosità.

Leggere le letture della domenica nella propria chiesa è come essere in famiglia davanti a tanta gente che si conosce, quanto meno che si incontra nel proprio quartiere, ma qui….era una cosa diversa….

Questo per dirvi che mi batteva forte il cuore.

L’esperienza (per una settantenne come me) è stata emozionante e unica nel suo genere. Leggere la parola di Dio in modo continuativo e ininterrotto è come essere catapultati dal mondo di oggi a quello di 2000 e passa anni fa.

Mentre leggevo Ezechiele mi sentivo partecipe di un mondo che oggi non esiste più ma – al tempo stesso – mi sentivo investita di un compito importante, quello di far capire a coloro che ascoltavano, la bellezza e la profondità delle sacre scritture.

Perciò  dico grazie a Stefano Rondelli della mia parrocchia (S. Giovanni Bosco) per avermi invitato a partecipare e a voi per la splendida e commovente iniziativa che spero si ripeta ancora.

Giuliana Venturini Vaccari

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Da professore universitario in pensione mi ha fatto particolarmente piacere poter leggere la  Parola viva della Bibbia in un luogo che, un tempo dedicato a Dio, oggi viene saltuariamente ed in prevalenza dedicato alla celebrazione post-mortem di personaggi celebri per il loro sapere laico.

Natale Calanchi

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grazie infinite per questa esperienza profonda che ha toccato l’anima, leggere e poter ascoltare LA BIBBIA in qualunque ora del giorno e della notte è stato come essere tutti insieme in un grande abbraccio.
Mi sono sentita veramente parte di una grande comunità in ascolto e in attesa, un popolo in cammino………credo che sarebbe molto bello rifare questa esperienza che mi piacerebbe allargare anche a chi non è praticante ma credente…….è un modo diverso per sentire l’amore di NOSTRO SIGNORE
grazie è l’unica cosa che mi sento di ripetere all’infinito, un’emozione che voglio riprovare.
Zanasi Antonietta
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Quale emozione!

Essere al servizio della Parola è anche sentirsi piccoli e inadeguati di fronte a secoli di storia di rapporto continuo fra Dio e l’umanità, è anche prendere maggiore coscienza della propria fede, è anche essere al servizio della diocesi e del vescovo. E’ stato molto bello anche poter partecipare come coppia di sposi, leggendo di seguito con mia moglie.

Davvero una bella iniziativa… grazie a tutti …e in particolare agli organizzatori!

Danilo Dondi

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Ho letto Isaia 50-51 lunedì mattina quando cominciava a nevicare. Ammetto che iniziare la giornata e la settimana leggendo e ascoltando la Scrittura mi ha procurato gioia ed ha dato serenità alla giornata intera. Un incentivo per proseguire in futuro con assiduità nella lettura e nell’ascolto della Scrittura.
N.C.
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COSA RIMANE….

Nella schizofrenica o nevrastenica frenesia del centro di Bologna, a pochi metri da negozi, bar, palazzi storici, chiese, muri, uomini, cani, voci che si rincorrono, autobus che passano e incontri forzati sotto il portico del Pavaglione, la Provvidenza Divina ci ha condotti dinnanzi al libro sacro.

Letture ? lettori ? Non proprio, anzi molto di più  !!! Tempo ? Ore ? Parole ? No, qualcosa di molto diverso, di coinvolgente, di stridente contrasto con l’ umanità fragile che circonda questo luogo (la cappella Bulgari), umanità che affonda, inconsapevolmente e lentamente nel mare in tempesta, che naviga verso porti insicuri, che propaganda idee irrazionali come geniali e piaceri fatui come balsami o toccasana… Giorni e notti si rincorrono, e il Libro, immobile, con le pagine che scorrono una dopo l’ altra, taglienti come spada, delicate come una carezza, forti come una roccia.. 

La Bibbia, in tutta la sua potenza, scienza e devastante attualità, irrompe nella scena del mondo, fra di noi, su di noi, entro ciascuno di noi, mettendo a nudo limiti e angosce , incomprensioni e delusioni,  pessimismo e perbenismo, …tutto scompare di fronte all’ antico e nuovo testamento, alla storia del mondo, alla morte e resurrezione di Nostro Signore Gesu’ Cristo, ieri, oggi e sempre. Ma la grandezza della parola contrasta in modo stridente con la mia  personale irreversibile pochezza, e, terminata la proclamazione / lettura de libro di Giobbe, esco velocemente, cammino, sono confuso.. è la Domenica, il giorno del Signore: in un freddissimo mezzogiorno petroniano il cielo emana una luce intensa e avvolgente.. pochi passi e lo sguardo incontra  vetrine, colonne, piazza, statua…. ….ma tutto è diverso… 

Alberto Becca

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E’ stata un’emozione fortissima, sia il “proclamare” la Parola pubblicamente in un contesto diverso dalla Chiesa, sia la condivisione con le tante persone che hanno partecipato.
Ho trovato amici, conoscenti, colleghi di lavoro (in questo ero molto avvantaggiata, perchè lavoro all’ Archiginnasio che è al piano di sopra) ed anche personalità che non pensavo di incontrare lì.
Ringrazio gli ideatori, ma anche  gli organizzatori, che in modo così presciso e ordinato hanno contribuito a far si che questo bellissimo evento avesse luogo.
Il pensiero poi che per una settimana, giorno e notte, la Parola di Dio fosse letta, ascoltata e meditata, riempie il cuore di gioia e fa pensare che davvero la Fede unisce al di la di ogni situazione, lieta o triste nella quale ognuno si può trovare, nell’impegnativo cammino della vita.
Io ho letto il Vangelo di Marco, capitolo 8.
La moltiplicazione dei pani mi ha fatto riflettere sulla Fiducia nella Parola e quello che esprime; la guarigione del cieco mi ha “aperto” gli occhi sul bisogno di accoglierla per vedere lontano; il consiglio di Gesù:” chi vuol venire dietro a me prenda la sua croce e mi segua” fa capire l’importanza dell’accettazione della croce e la preziosità della stessa quando viene offerta a Dio come dono.
Con viva speranza che si possa riproporre in futuro questa esperienza profonda e arricchente.

Un caro saluto e buona Quaresima a tutti.

 

Patrizia
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Penso che sia bello che la comunità cristiana si sia unita per leggere e meditare la parola di dio vera fonte di amore specialmente in questo periodo di ascoltare dio  per far suscitare in noi  l amore  verso la nostra salvezza cioe quella eterna .e grazie a voi per la bontà a preparare e assistere tutti a questa iniziativa io la farei tutti gli anni e cercherei di invitare i giovani  credenti e non.
Sergio Carabello
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La bibbia senza sosta: un’ esperienza che attendevo con molta trepidazione da quando è stata annunciata. Perchè da subito l’ ho percepita come un’ esperienza di ricomposizione, di unione fra dispersi, fra prigionieri, intendendo per tali tutti noi, senza alcuna forzata distinzione,  in un tempo come questo, frantumato.
Io credo che abbiamo tutti bisogno proprio di sentirci vicini, uomini e donne, di riconoscerci Persone, Umanità, insieme immersi più o meno nelle stesse vicende di gioia, ingiustizia, guerra, dolore, paura, smarrimento, orgoglio, violenza, pace, maternità, paternità,solitudine,discriminazione,speranza…e tutto ciò che è Umano. Queste sono le Storie, i racconti del grande racconto che è la Bibbia. e per me è stata davvero un’ emozione bellissima sentirmi un pezzo di questa storia legata a tutti gli altri pezzi e tutte le altre storie, tutte tutte.
Qualcuno mi precedeva nella lettura, qualcuno sarebbe venuto dopo di me, come nella vita, ininterrottamente, notte e giorno, che io vegliassi o dormissi, che fossi in casa o per strada, al lavoro o in casa. Mai sola.

Mentre ero li a leggere o ad ascoltare, mi sembrava di essere presa in braccio e trasportata per chilometri, per terre, uomini e paesi, da altri, mamme, padri, sorelle, fratelli, figli, in un flusso ininterrotto di affetto. Mentre ero altrove, sapevo che nel cuore della città eravamo  tutti insieme comunque. Bellissimo. Una grande forza e consolazione. Cosa altro è la Città? e la Chiesa?

Grazie a tutti, a Don Giovanni e soprattutto a Don Giuseppe Dossetti.

Paola Ziccone
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Volevo ringraziare tutti coloro che hanno consentito la realizzazione di questo momento così profondo e partecipato. C’è tanto bisogno di dare vita a varie forme di preghiera allargata che diano risalto alla bellezza del nostro credo!  Dalla mia esperienza volevo dare testimonianza di quanto la Parola sia veramente viva…mi è “capitata” la lettura di un capitolo del Vg di Luca di cui avevo necessità di riflessione in particolare in questo periodo…una ulteriore dimostrazione di come il Signore ci raggiunga in vari modi prendendoci per mano.

Grazie!

Maria Grazia Cuppi