crocifisso_san-Damiano-2È un orrore insopportabile. Vedo un titolo di giornale dove si parla di crocifissioni. Sono un’anziana e quando ritorno alle memorie antiche della mia vita mi ritrovo davanti ai campi di sterminio. Ma l’ho sempre vissuto, sia pure nell’angoscia, come eventi ormai sepolti. Anzi, essendo ebrea, in tutti questi anni è nato in me una specie di riscatto di quelle infamie. Quello che forse la fede cristiana li pensa come eventi di risurrezione. Io li ho vissuti come vicende di misterioso recupero del bene anche dentro al male. Ma non sono in grado di sopportare altre nefandezze. So che lei vuole bene agli ebrei e alla loro fede. Vengo a chiederle una parola di speranza.

Anch’io sono rimasto sconvolto da notizie di ogni giorno sul dilagare della violenza in tante terre e in tante culture. In questi giorni la mia preghiera mi porta al Vangelo di Giovanni, e oggi mi sono incontrato con la Parola di Gesù che dice: “Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”. Ed è affascinante il duplice significato di questa frase, che da una parte indica la Croce e il sacrificio d’amore di Gesù che offre la sua vita per donarla all’umanità, perché tutti siano e si riconoscano figli di Dio, figli dello stesso Padre. E d’altra parte annuncia che, per la potenza della sua Croce d’amore, l’intera umanità viene da Lui portata verso il Padre. “Attirerò tutti a Me”: è la meraviglia dell’unica famiglia umana, dove Gesù ci dona di vivere come fratelli. Questo è il mistero meraviglioso della Croce, e questa è la meraviglia di un Amore senza confini nel quale anche un peccatore come me viene assunto e accolto. Ma qui dobbiamo dire che purtroppo anche popoli e culture che la storia colloca nello spazio cristiano portano e anche attualmente impongono logiche della violenza e giustificazioni di enormi ingiustizie per quella che il Papa chiama la “religione del denaro”. Sono inaccettabili le violenze dei fondamentalismi religiosi, ma non lo sono meno lo scandalo di una mensa del mondo dove qualcuno è troppo sazio e qualcuno viene privato del minimo per sopravvivere. Nell’orizzonte limitato della nostra vita quotidiana possiamo dare certamente qualche segno di una sapienza alternativa guidata dall’amore fraterno. Possiamo con più serietà crescere in una cultura veramente planetaria. Possiamo insieme chiedere al Padre che ci aiuti a preparare il suo Pane quotidiano in modo tale che possa essere veramente spezzato per tutti. Grazie ancora per il suo messaggio. Buon Sabato a lei e buona Domenica ai miei cari lettori del Carlino.

Giovanni della Dozza.

Domenica 8 febbraio 2015.