22 Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, 23 noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; 24 ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. 25 Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini.
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Con tutta la sua severa determinazione la Parola che oggi il Signore ci regala afferma con uguale fermezza la chiamata di tutto il mondo alla fede di Gesù. Infatti, il dono di Dio è destinato sia ai Giudei che “chiedono segni”, sia ai Greci che “cercano sapienza” e che rappresentano tutte le Genti.
È proprio a tutto il mondo che Paolo, in contrapposizione annuncia “Cristo crocifisso”. Anzi, coinvolge noi, oggi, dicendo “annunciamo”. Infatti, tutti i tempi, e quindi anche noi, siamo esposti allo “scandalo”, e alla “stoltezza” di Cristo crocifisso. È tentazione che accompagna in tutti i tempi la stessa comunità ecclesiale: il miracolismo dei “segni” e la riduzione razionalistica della sapienza evangelica.
Per questo, con audacia suprema, il ver.25 chiama il Crocifisso come “stoltezza di Dio” e “debolezza di Dio”: Gesù unica sapienza e fortezza per la salvezza del mondo.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni
L’apostolo Paolo parla della ricerca della sapienza dei greci e del’attesa di segni da parte dei Giudei per farci capire che l’unica sapienza è la Sapienza di Dio. Mi pare che sia anche una chiamata all’unità di tutti gli uomini perchè questa Sapienza è “fortezza per la salvezza del mondo”.Tutti dovranno volgere lo sguardo alla Croce, imparare il suo linguaggio, il suo significato d’amore.
Adoriamo più spesso nel silenzio questo grande mistero, non più stoltezza ma Sapienza.
“La sapienza è splendida e non sfiorisce,
facilmente si lascia vedere da coloro che la amano
e si lascia trovaare da quelli che la cercano”.
(Sap 6,12)